Autor/in
Denis Perilli
Denis Perilli è nato nel 1973 a Conselve (PD), cittadina in cui ancora risiede. Ha cominciato a frequentare le Dolomiti in età adolescenziale scoprendo le potenzialità di questo laboratorio all´aria aperta, luogo ideale per soddisfare la propria innata curiosità naturalistica. Si è laureato in Scienze Naturali all'Università degli Studi di Padova con una tesi riguardante le dinamiche di popolazione dell´arvicola rossastra nella Foresta di Paneveggio, studio promosso dal Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino. I risultati di questi lavori sono stati pubblicati in Acta Biologica e Natura Alpina, riviste dell'allora Museo Tridentino di Scienze Naturali. La sua passione per la montagna l'ha portato a esplorare gran parte del territorio dolomitico, con predilezione per vette e sentieri meno frequentati, fonti d´ispirazione per osservazioni geologiche, faunistiche, floristiche ed ambientali. Nel 2012 ha iniziato a collaborare con Idea Montagna e sue sono le introduzioni geografiche e naturalistiche di "Dolomiti di Brenta vol. 1 - Val d'Ambiéz", "Dolomiti di Brenta vol. 2 - Versante Sud Est", "Dolomiti d'Oltre Piave", "Scialpinismo in Val Visdende", "Ferrate dell´Alto Garda", "Scialpinismo a Cortina d´Ampezzo", "Scialpinismo in Val di Zoldo", "Ferrate nelle Dolomiti Bellunesi", "Ferrate nelle Pale di San Martino". Autore di "Escursionismo Consapevole in Dolomiti", "Escursioni ad anello nelle Dolomiti Occidentali", "Escursioni a Cortina e Misurina" e "Escursioni in Val di Zoldo".
Andrea Greci Andrea Greci
Nato a Parma nel 1978, giornalista, fotografo e autore, da anni si dedica a tempo pieno a raccontare con immagini e parole le montagne italiane. Ha pubblicato articoli su quotidiani e periodici, ha scritto e illustrato guide escursionistiche sulle Dolomiti e sulla Valle d'Aosta e oltre venti libri sull'Appennino Tosco-Emiliano, dove ha percorso quasi ogni sentiero ma anche esplorato con ramponi e piccozze canali e creste di queste "piccole montagne".
Sulle Alpi ha percorso alcuni itinerari classici soprattutto sui "giganti" della Valle d'Aosta, ma di solito preferisce salire 3000 poco frequentati, camminare su piccoli ghiacciai o attraversare nel silenzio gruppi montuosi dimenticati.