Appennino Tosco-Emiliano - Settore Est
Von: Barbieri, M.; Roncaglia, N.; Santunione, G.P.
Idea Montagna, 2016, 320 pagine, numerose illustrazioni, 15 x 21 cm, brossura, in italiano
ISBN: 978-88-9729990--5
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Prosegue e si conclude con questo volume la descrizione degli itinerari di neve e ghiaccio esistenti sul crinale appenninico tra Emilia Romagna e Toscana. L'opera prende in considerazioni le montagne più a est e comprende i gruppi Giovo-Rondinaio, Alpe delle Tre Potenze, Monte Gomito, Monte Cimone, Libro Aperto, Monte Spigolino, Monte Corno alle Scale, di cui descrive 99 vie alpinistiche invernali.
D'inverno l'Appennino si trasforma in un terreno di gioco ideale per attività che spaziano dallo scialpinismo al dry tooling, attraverso le varie sfumature intermedie. Infatti, quando nella stagione fredda il ripido terreno erboso o misto dell'Appennino è ricoperto di neve e le rocce traballanti sono tenute insieme dal gelo, questo acquista una maggiore stabilità che consente numerose possibilità di salita. I canaloni, direttive naturali che solcano le maggiori pareti, sono stati i primi ad essere oggetto di ascensione, ma in particolari condizioni l'innevamento permette di salire una grande varietà di itinerari, esplorati in modo sistematico solo negli ultimi anni. L'Appennino si rivela quindi non solo un ottimo terreno di allenamento per l’alpinismo su neve e ghiaccio da praticare su catene montuose maggiori, ma sempre più spesso diventa un luogo dove esprimere un alpinismo specifico, remunerativo e di alto livello.
Deutsch:
Die Beschreibung von Schnee- und Eiswanderungen auf dem Apenninkamm zwischen der Emilia Romagna und der Toskana wird mit diesem Band fortgesetzt und abgeschlossen. Das Werk berücksichtigt die weiter östlich gelegenen Berge und umfasst die Gruppen Giovo-Rondinaio, Alpe delle Tre Potenze, Monte Gomito, Monte Cimone, Libro Aperto, Monte Spigolino und Monte Corno alle Scale, von denen es 99 Winterbergsteigerrouten beschreibt.
Im Winter verwandelt sich der Apennin in einen idealen Spielplatz für Aktivitäten, die vom Skitourengehen bis zum Dry-Tooling reichen und verschiedene Zwischenstufen beinhalten. Wenn nämlich in der kalten Jahreszeit das steile, grasbewachsene oder gemischte Gelände des Apennin mit Schnee bedeckt ist und die wackeligen Felsen durch den Frost zusammengehalten werden, erhält es eine größere Stabilität, die zahlreiche Klettermöglichkeiten ermöglicht. Die Rinnen, die natürlichen Furchen in den großen Wänden, waren die ersten, die bestiegen wurden, aber unter besonderen Bedingungen ermöglicht die Schneedecke eine große Vielfalt an Routen, die erst in den letzten Jahren systematisch erforscht worden sind. Der Apennin erweist sich somit nicht nur als ausgezeichnetes Übungsgelände für das Bergsteigen auf Schnee und Eis, das auf den großen Gebirgsketten ausgeübt werden kann, sondern wird immer mehr zu einem Ort, an dem spezifisches, lohnendes und anspruchsvolles Bergsteigen zum Ausdruck kommt.
2016, 320 Seiten, zahlr. Abb., 15 x 21 cm, kartoniert, in italienischer Sprache